I velivoli del 2º Stormo

Breda 65

Inteso come aeroplano da combattimento, in grado di ricoprire i ruoli di caccia intercettore, bombardiere leggero, o aereo da ricognizione/attacco, come richiesto, il prototipo Breda 65 (MM 325) fece il primo volo nel settembre 1935, pilotato da Ambrogio Colombo. Era un monoplano ad ala bassa a sbalzo, con leunità principali del carrello retrattili in carenature subalari. La struttura della fusoliera e delle ali era a traliccio in tubi di acciaio saldati, il tutto ricoperto da lamiere di duralluminio, ad eccezione dei bordi d'uscita delle semiali che erano rivestiti in tela. L'ala incorporava ipersostentatori posteriori e alule Handley Page nel bordo d'entrata. Il complesso degli impennaggi monoderiva era controventato con montanti e cavi e aveva struttura in acciaio con un rivestimento di lega leggera.

Nel 1936 fu passato un ordine di produzione per 81 Breda 65 con motore Gnome-Rhône K-14 da 700 CV, lo stesso del prototipo. Un gruppo di 13 aerei di questa serie di produzione andò ad equipaggiare la 65ª Squadriglia dell'Aviazione Legionaria, il contingente aereo inviato in appoggio alla causa fascista nella guerra civile spagnola. L'unità partecipò ad operazioni a Santander nell'agosto 1937 e in seguito a Ternel e alle battaglie per il fiume Ebro. Come il prototipo questi aerei erano dei monoposto, con l'abitacolo del pilota coperto da una calotta trasparente rastremata sul retro. L'esperienza in Spagna dimostrò che il Breda 65 era adatto solo al ruolo di attacco e da allora l'aereo prestò servizio con la maggior parte delle 8 squadriglie degli Stormi d'assalto 5º e 50º della Regia Aeronautica.

Una seconda serie di 137 aerei fu costruita dalla Breda (80 unità) e dalla Caproni-Vizzola (57) prima che la produzione terminasse nel 1939. Questi erano differenti dai primi per il motore FIAT A.80. Sei Breda 65 con motore FIAT e altri quattro con motore Gnome-Rhône furono inviati in Spagna nel 1938. Dopo l'entrata dell'Italia nella seconda guerra mobndiale nel giugno 1940, i Breda 65 furono impiegati contro gli inglesi nel Nord Africa. Essi si dimostrarono poco efficienti in zona desertica e le loro prestazioni non furono brillanti. L'ultimo aereo idoneo al servizio andò perduto durante l'offensiva britannica in Cirenaica nel febbraio 1941. Parecchi Breda 65 in servizio presso le unità italiane erano a due posti, con un mitragliere/osservatore alloggiato in un abitacolo scoperto in corrispondenza del bordo d'uscita dell'ala. Un piccolo numero di aerei montava una torretta Breda: in entrambi i casi il mitragliere/osservatore impiegava una sola mitragliatrice da 7.7 mm. Anche se l'armamento prevedeva in teoria un carico di bombe fino a 1000 Kg, l'aereo trasportava normalmente 300 Kg nel vano all'interno della fusoliera o 200 Kg in rastrelliere subalari.

Venticinque Breda 65 a due posti con motore FIAT furono esportati in Iraq nel 1938, due di essi per addestramento, con doppi comandi, e gli altri dotati di torretta Breda L; 20 Breda 65 con motore Piaggi P.XI C.40 furono venduti al Cile, verso la fine dello stesso anno: 17 monoposto e 3 da addestramento con doppi comandi; e infine 10 biposto con motore FIAT e torretta Breda L al Portogallo nel 1939. Un solo esemplare di produzione, con motore FIAT, fu provato nel giugno 1937 con un motore americano Pratt & Whitney R-1830 in vista di un ordine da parte del governo della Cina nazionalista, ordine che però venne a mancare.

Breda 65: dati e caratteristiche
Tipo: mono/biposto da attacco al suolo
Motore: un radiale
FIAT A.80 RC.41
da 1000 CV
Prestazioni:
  • velocità max 430 Km/h
  • tangenza pratica 6300 m
  • autonomia max 550 Km
Pesi:
  • a vuoto equipaggiato 2400 Kg
  • massimo al decollo 2950 Kg
Dimensioni:
  • apertura alare 12.10 m
  • lunghezza 9.30 m
  • altezza 3.20 m
  • superficie alare 23.50 mq
Armamento:
  • due mitragliatrici da 12.7 mm e due da 7.7 mm
    Breda SAFAT fisse anteriori nelle ali
  • 300 Kg di bombe nel vano interno di fusoliera
  • 200 Kg di bombe in rastrelliere subalari