I velivoli del 2º Stormo

Fiat CR 42

Sviluppato da Celestino Rosatelli su specifica del ministero dell'Aeronautica, il CR 42 Falco nasceva dall convinzione che un caccia biplano molto manovrabile potesse avere ancora delle possibilità. Questa covinzione venne rafforzata dai successi del CR 32 impegnato nella guerra che infuriava in Spagna dal 1936. Il nuovo prototipo volò perciò per la prima volta il 23 maggio 1938. Il CR 42 discendeva dal precedente CR 32 (di cui aveva conservato la formula sesquiplana) e dai caccia sperimentali CR 40 e CR 41 che avevano introdotto il motore radiale. La struttura era completamente metallica, con rivestimento misto in tela e lega leggera; le gambe anteriori del carrello, a larga carreggiata, avevano ammortizzatori oleopneumaticied erano controventate e carenate. Il gruppo motopropulsore era un doppia stella Fiat A.74 RC 38 con capottatura Magni-NACA di notevole corda, che forniva circa 840 CV.

I voli di prova diedero risultati molto soddisfacenti e il ministero dell'Aeronautica ordinò 200 esemplari di serie, il primo dei quali uscì dalle officine di Torino nel febbraio 1939. La produzione totale dei CR 42, in tutte le versioni, è, secondo la Fiat, di 1781 esemplari.

Il Belgio ordinò quaranta CR 42 alla fine del 1939 e quando la Germania lo attaccò il 10 maggio 1940, 24 aerei erano già in servizio, ma per la maggior parte furono distrutti al suolo. L'Ungheria ordinò 68 CR 42, che furono consegnati tra il 1939 e il 1940. La Svezia neutrale ritirò i primi cinque aerei di un contratto per 72 CR 42 nel febbraio 940, ma le ultime consegne non avvennero che nel settembre 1941. Nel servizio con il Flygvapen il modello fu designato J 11 ed era di stanza a Göteborg.

Il 10 giugno 1940, quando l'Italia entrò in guerra, 272 CR 42 erano in servizio con le squadriglie da caccia. Aerei del 3° Stormo effettuarono attacchi contro obiettivi nella Francia meridionale ed eseguirono missioni di scorta ai bombardieri italiani impegnati su quel fronte fino alla firma dell'armistizio della Francia, il 24 giugno. Fra il settembre e il novembre 1940 i CR 42 del Corpo Aereo Italiano (CAI) operarono insieme ai reparti della Luftwaffe dalle basi in Belgio, poi i CR 42 entrarono in azione nella campagna di Grecia, sull'Egeo e in Libia. Du squadrigli da caccia basate in Africa Orientale Italiana ricevettero i loro CR 42 nel maggio 1940, ma nonostante le ottime caratteristiche dell'aereo, fu subito chiaro che una effettiva forza da caccia poteva essere mantenuta in quel taro solo se fossero giunti dall'Italia consistenti quanitativi di aerei. Venne organizzao allora un grande ponte aereo sopra i 4000 Km di territorio nemico, i Savoia Marcheti SM 82 trasportarono in Africa Orientale 51 CR 42 smontati, motori e parti di ricambio durante un periodo di nove mesi a parire dall'agosto 1940. Lestrema resistenza in questo teatro di guerra fu fornita da due CR 42 sopravvissuti, fino alla resa finale degli italiani agli Alleati avvenuta nel novembre 1941.

Durante le prime operazioni in Libia i CR 42 si rivelarono efficaci sia contro la RAF sia contro bersagli al suolo, ma quando le forze inglesi divennero pù consistenti, i CR 42 furono sempre più limitati alle attività di appoggio alle operazioni di terra. Nel luglio 1941 cominciarono ad arrivare in Libia primi CR 42AS (Africa Settentrionale), equipaggiati espressamente per l'impiego in climi desertici; erano dotati di filtri antisabbia di travetti per due bombe da 100 Kg. A partire da settembre 1942 le perdite divennero sempre più pesanti, e solo 82 CR 42 sopravvissuti furono evacuati in Italia nel gennaio 1943.

I CR 42 continuarono peraltro ad essere impiegati operativamente in Grecia, Albania e Jugoslavia; altri erano di stanza in Sicilia ed effettuarono azioni contro Malta; altri ancora in Sicilia e in terraferma erano impiegati nel ruolo di caccia. Nonostante che la produzione continuasse, al momento dell'armistizio nel settembre 1943, erano in condizioni di servizio solo 64 CR 42 e dopo quella data solo pochi esemplari furono utilizzati da unità italiane. La produzione su piccola scala continuò per la Luftwaffe e circa 150 esemplari per azioni notturne di disturbo furono consegnati ai tedeschi e impiegati contro gli Alleati da basi dell'Italia settentrionale, della Jugoslavia e dell'Austria. Nei primi anni del dopoguerra il vecchio caccia Fiat fu adibito a compiti addestrativi nell'Aeronautica Militare Italiana.

Fiat CR 42: dati e caratteristiche
Tipo: caccia biplano monoposto
Motore: un radiale a 14 cilindri
Fiat A.74 RC 38
da 840 CV
Prestazioni:
  • velocità max 430 Km/h a 5000 m
  • tangenza pratica 10200 m
  • autonomia max 775 Km
Pesi:
  • a vuoto equipaggiato 1782 Kg
  • massimo al decollo 2295 Kg
Dimensioni:
  • apertura alare 9.70 m
  • lunghezza 8.27 m
  • altezza 3.59 m
  • superficie alare 22.40 mq
Armamento: due mitragliatrici sincronizzate Breda-SAFAT da 12.7 mm