I velivoli del 2º Stormo

Dewoitine D.520

Il progetto che portò al D.520 fu sviluppato da Emile Dewoitine nel 1937 al fine di soddisfare una specifica dell'Armee de l'Air per un caccia capace di raggiungere una velocità di 520 Km/h. Facendo tesore delle esperienze del progetto precedente D.513, Dewoitine lavorò assiduamente alla realizzazione del nuovo aereo, di cui nel giugno 1938 era pronto un simulacro in legno in grandezza reale. Completato nel settembre 1938, il primo prototipo del D.520 era un caccia dall'aspetto assai moderno che iniziò i voli il 2 ottobre 1938.

Si trattava di un monoplano a dala bassa a sbalzo molto simile al D.513 dall'abitacolo all'estremità posteriore, mentre la parte anteriore dell'aereo si caratterizzava per un'ala di nuova forma in pianta e maggiore diedro ed un'installazione propulsiva molto meglio profilata. Prima che l'ultimo dei tre prototipi volasse il 5 maggio 1939, la Dewoitine aveva già ricevuto ordinazioni per 200 esemplari, che nel giro di altri due mesi crebbero a 710.

All'epoca erano state definite le ultime modifiche di dettaglio da adottare sui velivoli di serie, propulsi da un motore Hispano-Suiza 12Y 45 con compressore Szydlowsky, il primo dei quali volò il 31 ottobre 1939. I D.520 erano senza dubbio i caccia di concezione originale francese più moderni a disposizione dell'Armee de l'Air all'inizio del secondo conflitto mondiale. Al tempo dell'armistizio con la Germania, nel giugno 1940, ne erano stati consegnati ai Reparti 403 esemplari: La produzione venne autorizzata anche sotto il governo di Vichy, portando così a 478 il totale degli esemplari costruiti prima e dopo il completamento dell'occupazione tedesca. I velivoli catturati e quelli di nuova produzione vennero smistati agli alleati della Germania, quali la Bulgaria, l'Italia e la Romania, e vennero impiegati anche dalla Luftwaffe per la scuola caccia.