I velivoli del 2º Stormo

Fiat G-91R

Il progetto del Fiat G-91 risultò vincitore di una specifica NATO per un caccia leggero da appoggio tattico formulata nel dicembre 1953 ed emanata alle ditte europee costruttrici di aerei nei primi mesi del 1954. La proposta che il G-91 diventasse equipaggiamento standard delle forze aeree della NATO non ebbe seguito, ma il velivolo andò ad equipaggiare le forze aeree di tre Nazioni.

Simile nell'aspetto ad un North American F-86K Sabre rimpicciolito, il Fiat G-91 volò il 9 agosto 1956, e durante le prove di valutazione tecnica tenutesi in Francia nel 1957, dimostrò di soddisfare tutti i requisiti della specifica ufficiale. La versione iniziale di serie del G-91 fu un caccia da attacco al suolo; le consegne ebbero inizio nei primi mesi del 1958, e nel febbraio 1959 l'aereo entrò in servizio operativo nell'Aeronautica Militare Italiana (AMI). Dopo estesi collaudi il G-91 venne adottato nel 1958 anche dalla risorta Luftwaffe, e l'11 marzo 1959 fu stipulato un accordo tra Fiat e il gruppo Flugzeug Union Süd (Messerschmitt-Dornier-Heinkel) per la costruzione su licenza.

Il Fiat G-91 era un velivolo semplice, leggero, e affidabile. Il modello di base fu reso progressivamente più versatile mediante varie combinazioni di carichi esterni subalari. L'importanza della ricognizione armata veloce condusse allo sviluppo di una versione specializzata per la ricognizione fotografica già nel 1957, la cui variante iniziale, il G-91R/1, equipaggiato con tre fotocamere da 70 mm volò per la prima volta nel 1959. Adottata dall'AMI, tale variante suscitò interesse anche negli Stati Uniti, dove 10 esemplari vennero valutati dall'USAF nel periodo 1961-62. Simile al tipo precedente, il G-91R/1A presentava le stesse migliorie negli apparati di navigazione del G-91R/3 per essere indipendente dalle installazioni a terra. Una versione con struttura rinforzata, e alcune modifiche di equipaggiamento diventò il G-91R/1B, che entrò anch'esso in servizio presso l'AMI e fu seguito dal G-91R/3, simile al precedente ma costruito in ottemperanza alle specifiche della Germania Occidentale: era armato con due cannoni da 30 mm in sostituzione delle mitragliatrici ed era dotato di un radar "Doppler" e di un sistema di guida automatica. Il primo reparto della Luftwaffe equipaggiato con il G-91R/3 assunse funzioni operative il 5 maggio 1962. Tale versione fu anche oggetto del primo accordo di produzione su licenza fra Fiat e la FUS tedesca: su un totale di 344 esemplari, 74 vennero costruiti dalla Fiat (12 furono montati dalla Dornier), e i rimanenti 270 in Germania, costituendo il primo aviogetto da combattimento costruito in quella nazione dopo il 1945.

La successiva variante G-91R/4 era sostanzialmente un G-91R/3 con l'armamento dell'R/1. Una cinquantina di esemplari, destinati a Grecia e Turchia da parte delle autorità statunitensi nell'ambito del MAP (Military Aid Program), passarono invece alla Luftwaffe; in seguito dal 1965 in poi i 40 esemplari rimasti andarono al Portogallo.

G-91R: dati e caratteristiche
Tipo: cacciabombardiere/ricognitore monoposto diurno
Motore: turboreattore
Bristol Siddley Orpheus 803
da 2268 Kg di spinta
Prestazioni:
  • velocità max a livello del mare 1075 Km/h
  • tangenza pratica 13100x m
  • raggio di combattimento 320 Km
  • autonomia di trasferimento 1850 Km
Pesi:
  • a vuoto 3100 Kg
  • massimo al decollo 5500 Kg
Dimensioni:
  • apertura alare 8.56 m
  • lunghezza 10.30 m
  • altezza 4 m
  • superficie alare 16.42 mq
Armamento:
  • quattro mitragliatrici Colt-Browning da 12.7 mm e 300 colpi;
  • carichi esterni per un totale di 1250 Kg