Storia del 2º Stormo

Dopo l'armistizio

Giorni di estrema incertezza furono quelli che seguirono l'armistizio, con ordini e contrordini, per gli equipaggi dei due gruppi: dopo il ritiro dei tedeschi dalla Sardegna il 13º Gruppo, o meglio quello che restava della sua unica squadriglia, la 82ª, si riportava di sua iniziativa da Venafiorita a Casa Zeppera nei pressi di Oristano per unirsi al 155º Gruppo del 51º Stormo, e con questo reparto combattè durante tutta la guerra di liberazione.

Diversa sorte ebbe invece l'8º Gruppo. Per una serie di favorevoli circostanze e per la ferma azione del suo comandante Maggiore Bacich, il gruppo (inizialmente schierato a Sarzana), riuscì a restare unito e a superare le condizioni critiche createsi in quei drammatici giorni. All'alba dell'8 settembre giunse l'ordine di trasferirsi immediatamente con tutti gli apparecchi efficienti (ventidue MC 200) prima sul campo di Guidonia per la scorta diretta di alcuni gruppi diaerosiluranti poi a Castiglione del Lago. Il 10 settembre giungeva notizia che l'aeroporto di Sarzana, sede del gruppo, era caduto in mani tedesche. In mancanza di ordini lo stesso Comandante Bacich decideva di non rientrare in sede, e con il supporto di tre velivoli di trasporto trasferiva il gruppo al completo sull'aeroporto di Decimomannu.

Il 13 settembre, nuovo trasferimento in Sicilia sull'aeroporto di Sciacca, base di vari gruppi da caccia e bombardieri americani, per adempiere alle clausole dell'armistizio. Tre giorni dopo, il 16, su ordine del Comandante americano, lo Stormo doveva trasferirsi sul campo di Agrigento. Infine gli aerei, come da disposizione ministeriale, dovevano essere consegnati sulla base americana di Korba, in Tunisia, cosa che avvenne puntualmente il 22 settembre.

In Tunisia gli equipaggi italiani restarono fino al 1º ottobre, quando arrivò l'ordine di rientrare al completo in Italia, meta l'aeroporto di Lecce. Per settimane poi il reparto fu abbandonato a se stesso senza precise disposizioni e senza una decente sistemazione per il personale. Solo nella primavera del 1944, dopo che il reparto era stato trasferito nuovamente in Sardegna, la situazione cominciò a migliorare con l'annuncio di un prossimo rischieramento sul continente: su ordine del Ten. Col. Fanali, comandante del raggruppamento caccia, undici MC 200, due CR 42 e un Fiat G 50 (cioè tutta la forza dell'8º Gruppo) si trasferirono ai primi di giugno a Leverano e passarono a far parte del 5º Stormo: con il nuovo reparto svolsero la loro prima azione di guerra l'11 luglio, attaccando un treno blindato tedesco in Kosovo.

Prima da Leverano e poi nuovamente da Lecce il gruppo con i suoi MC 202 operò su vari obiettivi in territorio balcanico, da Scutari a Tirana, Durazzo, ecc. Il 2º Strormo era stato, con tutta probabilità, il reparto che maggiormente aveva subito le traversie dell'armistizio ma, inserito in un'altro stormo, aveva tuttavia combattuto fino al termine della guerra (5 maggio 1945).


Secondo ciclo in Nord Africa (1942-1943)
La ricostituzione (1946-1962)