Storia del 2º Stormo

Seconda rinascita

La 2ª Aerobrigata, che nel frattempo era ritornata Stormo con la nuova denominazione di «2º Stormo Caccia Tattici Ricognitori Leggeri», rinasceva per la seconda volta a Treviso il 1º ottobre 1964, con due gruppi, il 14º Gruppo (156ª, 157ª e 158ª Squadriglia) e il 103º Gruppo (210ª, 213ª, 243ª Squadriglia), tutti con Fiat G-91. Era il primo reparto operativo, dopo la fine della guerra, dotato di un aeroplano di progettazione nazionale.

Con il nuovo velivolo il reparto partecipò ad un ciclo di esercitazioni svoltesi in Veneto, e in particolare sul poligono di Maniago, e i suoi gruppi avevano dimostrato, davanti alle autorità italiane e straniere, la validità del progetto italiano e soprattutto i tedeschi ne rimasero impressionati: il G-91 dimostrò le sue doti attaccando obiettivi con le sue armi di bordo, con bombe da 250 libbre e con razzi non guidati; poi, dopo essere atterrato sul prato adiacente alla pista ed essere stato rifornito (in soli 35 minuti) di combustibile e munizioni, decollò dal prato ripetendo l'attacco con diverse modalità. Il tutto compiuto a quote di volo non superiori a 2000 piedi: un vero successo.

Nel 1967 il 14º Gruppo viene assegnato alla NATO ed ha l'occasone di effettuare numerosi Squadron Exchange in molti Paesi europei, mentre tra il 1970 e il 1972 partecipa alle esecitazioni “Best Hit” ad Istrana, a Eskiseir ed a Larissa, vincendo in Turchia la coppa quale miglior Reparto da bombardamento della 5a ATAF. All'inizio degli anni 70 lo Stormo assumeva la denominazione di 2º Stormo CBR (Caccia Bombardieri Ricognitori) proseguendo l'attività su G-91, rimanendo l'unico reparto dotato di questi aerei, dal momento che aveva assorbito tutti gli esemplari lasciati dal 32º Stormo.


La ricostituzione (1946-1962)
Gli anni del Ghibli (1990-2002)